Il progetto FIVA: svelare il potenziale salutistico del patrimonio botanico
Il progetto "Development of new tools for adding value to natural health products", sostenuto nell'ambito del programma AUF - Western Europe IntenSciF, si è concluso quest'estate dopo 19 mesi di collaborazione tra ricercatori di Algeria, Congo-Brazzaville e Francia, coordinati dall'Università di Clermont Auvergne.
Un obiettivo chiaro: promuovere le piante medicinali africane
Ancorato a un approccio di cooperazione scientifica francofona, il progetto FIVA ha esplorato il potenziale poco conosciuto delle piante medicinali africane. L'obiettivo è comprendere meglio il loro ruolo nelle pratiche sanitarie tradizionali e dimostrare la loro capacità di innovazione terapeutica.
Il lavoro è stato guidato da tre temi principali
-
sviluppare nuovi strumenti scientifici per l'analisi dei bioattivi naturali;
-
formare e sostenere la prossima generazione di scienziati
-
costruire un consorzio internazionale in grado di affrontare progetti su larga scala.
Notevoli progressi scientifici
I team hanno effettuato analisi approfondite su diverse specie vegetali di interesse.
-
In Algeria, sono state studiate due piante della farmacopea tradizionale (Ammodaucus leucotrichus e Atriplex halimus) per comprendere meglio i loro effetti a livello cellulare, in particolare sull'infiammazione e su alcuni marcatori tumorali.
-
In Congo-Brazzaville, uno studio fitochimico ha isolato e valutato molecole da Petersianthus macrocarpus, Zanthoxylum heitzii, Thomandersia hensii e Uapaca guineensis.
I ricercatori hanno utilizzato metodi di screening innovativi, identificato nuove molecole bioattive e formato giovani scienziati in tecniche all'avanguardia. I raccolti sono stati effettuati in collaborazione con i guaritori tradizionali, assicurando che le conoscenze tradizionali fossero utilizzate in modo da rispettarne il valore.
Benefici duraturi
Oltre ai risultati scientifici, il progetto FIVA ha permesso di:
-
gettare le basi per un'industria strutturata basata sulle piante medicinali africane, un tema strategico per i Paesi partner;
-
consolidare la cooperazione accademica e aprire nuove prospettive con Libano, Tunisia e Australia;
-
aumentare il profilo internazionale dei team, che hanno già presentato un progetto europeo e pubblicato diversi articoli scientifici.
Un catalizzatore per il futuro
Il progetto FIVA è un passo decisivo verso la valorizzazione del nostro patrimonio botanico in ambito sanitario. Apre la strada a nuove applicazioni: miglioramento delle medicine tradizionali, miglioramento della salute delle popolazioni, rafforzamento delle capacità locali e consolidamento di una solida rete scientifica francofona.
L'AUF plaude all'impegno e alla professionalità dei team partner, che hanno fatto di questo progetto un esempio di cooperazione scientifica innovativa e lungimirante.
Fonte: www.auf.org/