Marocco/Giornata dell'architetto: ripensare la pianificazione urbana di fronte alle sfide climatiche
Fez - La 39a Giornata Nazionale dell'Architetto, organizzata martedì sotto il patrocinio di S.M. il Re Mohammed VI, è stata l'occasione per lanciare il dibattito sul riscaldamento globale e sui problemi dell'acqua in Marocco e per discutere soluzioni innovative a queste grandi sfide.
Intervenendo a una conferenza a cui hanno partecipato esperti di primo piano, Badria Benjelloun, Direttore della Pianificazione urbana presso il Ministero della Pianificazione regionale, dello Sviluppo urbano, dell'Edilizia abitativa e delle Politiche urbane, ha sottolineato l'urgenza di un'azione concertata e la necessità di integrare la gestione sostenibile dell'acqua nella pianificazione urbana, visto l'eccessivo sfruttamento delle acque sotterranee e gli eventi climatici estremi.
Il Marocco è impegnato in un approccio proattivo, attraverso schemi di pianificazione territoriale regionale e il progetto "Economia circolare dell'acqua nelle aree urbane".
Benjelloun ha auspicato una governance multilivello e un approccio olistico che coinvolga tutti gli attori interessati, oltre allo sviluppo delle capacità e alla formazione continua.
Da parte sua, Mohamed Chtioui, direttore dell'Agenzia del bacino idrico del Tensift, ha evidenziato i limiti delle infrastrutture di drenaggio tradizionali a fronte di inondazioni sempre più frequenti.
Ha auspicato un cambio di paradigma, favorendo tecniche alternative dette "compensative" per la gestione dell'acqua piovana.
Queste soluzioni, come valli, pozzi di infiltrazione e "tetti di accumulo", permettono di raccogliere e regolare i flussi d'acqua, anziché evacuarli, riducendo così la pressione sulle reti di drenaggio.
Chtioui ha sottolineato l'importanza di una progettazione adeguata al contesto locale e di una manutenzione regolare per garantire l'efficacia di queste tecniche.
Da parte sua, Jalal El Moata, Project Manager per il Piano Nazionale di Adattamento/Fondo Verde per il Clima presso l'UNDP Marocco, ha presentato il quadro nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici, raccomandando di attuarlo al più presto.Ha raccomandato la pianificazione regionale, in particolare attraverso l'integrazione dell'adattamento nei Piani di sviluppo regionale di cinque regioni pilota.
Per M. El Moata, il successo dell'adattamento richiede una sinergia tra gli Schemi di Pianificazione Territoriale Regionale (SRAT) e i Piani di Adattamento e Sviluppo Resilienti al Clima (PADCR), al fine di tenere maggiormente conto delle questioni climatiche nella pianificazione territoriale.
Avviato dal Conseil National de l'Ordre des Architectes (CNOA), in collaborazione con il Ministero francese della Pianificazione regionale, dello Sviluppo urbano, dell'Edilizia abitativa e delle Politiche urbane, il progetto mira a migliorare il modo in cui il clima viene preso in considerazione nella pianificazione regionale.All'evento hanno partecipato architetti, esperti e decisori politici, oltre a rappresentanti di associazioni e organizzazioni africane di architetti.
Questo evento annuale, istituito in omaggio allo storico discorso pronunciato dal defunto HM Hassan II il 14 gennaio 1986 a Marrakech, si è svolto quest'anno in un contesto di urgenza ambientale, concentrandosi sul ruolo degli architetti nella transizione verso uno sviluppo sostenibile.Il convegno si è concentrato sul ruolo degli architetti nella transizione verso lo sviluppo sostenibile e sugli approcci innovativi per affrontare le crescenti sfide dello stress idrico e della gestione dell'energia.
L'evento ha riunito anche i presidenti delle principali organizzazioni professionali internazionali, tra cui l'Unione africana degli architetti (AUA), l'Unione mediterranea degli architetti (UMAR) e la Federazione degli architetti francofoni dell'Africa (FAFA).
Fonte: www.mapexpress.ma