Francia/ Il gemellaggio si conclude dopo 48 anni: Flers crea una sede per una città africana

Pubblicato il 25/09/2025 | La rédaction

Francia

Il gemellaggio tra le città di Flers e Poundou in Burkina-Faso è stato sospeso a causa delle difficoltà di scambio. Tuttavia, la città ha voluto creare uno spazio dedicato.

Alla presenza di Florence Rigal, direttrice della biblioteca multimediale di Flers, Yves Goasdoué, sindaco di Flers (Orne) e presidente di Flers Agglo, Yvette Lerichomme e Franç oise Mulot, la mediateca di Flers ha inaugurato sabato 13 settembre 2025 un nuovo spazio, Flers-Poundou, insieme all'installazione simbolica di due panchine per il palaver. oise Mulot, la mediateca di Flers ha inaugurato sabato 13 settembre 2025 un nuovo spazio, Flers-Poundou, con l'installazione simbolica di due panchine .

Una riorganizzazione della mediateca

L'evento, caratterizzato da una mostra, rende omaggio a quasi mezzo secolo di solidarietà tra Flers e il villaggio burkinabé di Poundou, nonché alla memoria di Léopold Séguin.alla memoria di Léopold Sédar Senghor, primo presidente del Senegal e accademico francese, che venne a Flers nel 1985 per tenere una conferenza sul mondo francofono.

Questa inaugurazione fa parte di una più ampia riqualificazione della mediateca, che prevede l'apertura di nuovi corridoi per ospitare più aree tematiche. Il patio interno è stato dotato di due alberi palafrenieri, che però sono attualmente inaccessibili al pubblico a causa di lavori.

Una cerimonia semplice e amichevole

All'inaugurazione hanno partecipato circa trenta soci e sette rappresentanti eletti. Le panchine del palaver, disegnate a forma di 8, sono state pensate per favorire il movimento e simboleggiare lo scambio.

Realizzata dai falegnami dei servizi tecnici della città di Flers, reca una targa commemorativa con la seguente citazione: "Sembra sempre impossibile finché non lo fai".

La panchina è stata donata dall'associazione Flers-Poundou-Burkina Faso, attiva dal 1978 al 2004.

Una vetrina per la solidarietà internazionale

La mostra ripercorre il lavoro dell'associazione Flers-Poundou, fondata nel 1975 e attiva fino al suo scioglimento alla fine del 2024.

Dal 1977, l'associazione ha realizzato numerosi progetti in Burkina Faso.

  • Istruzione: costruzione di due scuole, una scuola secondaria e campagne di alfabetizzazione.
  • Sanità: creazione di un dispensario.
  • Accesso all'acqua: costruzione di pozzi.
  • Economia: sostegno ai mercati, sviluppo di orti gestiti dal comitato delle donne.

Per oltre quarant'anni, le delegazioni di Flérien si sono recate ogni anno a Poundou per verificare i risultati raggiunti e preparare nuovi progetti, fino a quando i viaggi sono stati interrotti nel 2018 a causa dell'insicurezza del Paese.

Omaggi e testimonianze

Durante la cerimonia, Françoise Mulot, ex presidente di Flers-Poundou, ha ricordato il significato di questa avventura umana: "Le vere risorse che contano non sono quelle finanziarie, ma quelle umane".

Da parte sua, Yves Goasdoué, sindaco di Flers e presidente di Flers Agglo, ha elogiato "48 annidi progetti di solidarietà, di legami produttivi e concreti nella sanità, nell'economia e nell'istruzione".

Ha anche espresso il suo unico rimpianto: non aver mai potuto fare il viaggio a Poundou.

Memoria e futuro

Oltre a fare un bilancio, l'obiettivo dell'inaugurazione era quello di racchiudere questa storia comune in un luogo di cultura, affinché "ciò che è stato vissuto laggiù continui a vivere qui...", secondo le parole del sindaco. Il team della mediateca ha preparato una mostra ricca di immagini e archivi, per ricordare la forza di questi scambi basati sulla solidarietà, la condivisione e l'arricchimento reciproco.

La cerimonia si è conclusa con uno spettacolo organizzato nell'ambito delle celebrazioni del millennio di Caen, che ha suggellato l'evento all'insegna dell'amicizia e della fraternità.

Con i futuri lavori previsti per la spianata François-Mitterrand e il Forum, la biblioteca multimediale di Flers guarda ora al futuro, mantenendo viva la memoria di Flers-Poundou.

Fonte: actu.fr/normandie/


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