Costa d'Avorio/Rassegna della 2a Conferenza internazionale sulle medicine tradizionali: verso l'integrazione delle pratiche tradizionali e moderne
Dal 16 al 18 settembre 2024, l'Université Félix Houphouët-Boigny di Abidjan ha ospitato la 2a Conferenza internazionale sulla medicina tradizionale. Organizzato dall'Agence Universitaire de la Francophonie (AUF), dalla Rete delle Accademie scientifiche africane (NASAC), dall'Accademia delle scienze, delle arti e delle culture dell'Africa e della diaspora africana (ASCAD) e dall'Institut de Recherche pour le Développement (IRD), questo importante evento ha riunito esperti provenienti da tutto il continente africano per discutere dell'integrazione delle medicine tradizionali con quelle moderne.
Un tema al centro delle questioni di salute pubblica
Con il tema "Integrare le medicine tradizionali e moderne", la conferenza di quest'anno ha affrontato una questione cruciale: Come conciliare le pratiche tradizionali con la medicina moderna per migliorare la qualità e l'accessibilità dell'assistenza sanitaria in Africa?
Alla cerimonia di apertura, presieduta dal Prof. Zié Ballo, Presidente dell'Università Félix Houphouët-Boigny, hanno partecipato numerose personalità accademiche e istituzionali, tra cui:
- Prof. Ouidad TEBBAA, Direttore regionale dell'AUF - Africa occidentale,
- Prof. Tidiane KONE, Direttore generale della ricerca scientifica, Ministero dell'istruzione superiore e della ricerca, Costa d'Avorio,
- Dr. Ehoué KROA, Direttore del programma nazionale di medicina tradizionale, in rappresentanza del Ministero della Salute,
- Prof. Norbert Hounkonnou, Presidente della NASAC,
- Aké Gilbert Marie N'GBO, presidente dell'ASCAD,
- Ousmane KANE, vicepresidente dell'ANSTS Senegal,
- Sua Eccellenza Rajesh RANJAN, Ambasciatore indiano in Costa d'Avorio,
- Jean-Yves MOISSERON, coordinatore del comitato scientifico.
All'evento hanno partecipato ricercatori e rappresentanti di 13 Paesi africani: Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Congo-Brazzaville, Ghana, Guinea, Madagascar, Mali, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Senegal e Togo.
Ricche discussioni e prospettive innovative
I partecipanti hanno esplorato diversi temi chiave:
- Politiche e normative sanitarie a livello regionale e nazionale,
- Ricerca e sviluppo delle piante medicinali,
- Pratiche sociali relative alle medicine tradizionali,
- innovazioni e sviluppi in questo settore in rapida evoluzione.
Le discussioni hanno evidenziato l'importanza di un quadro legislativo strutturato, del riconoscimento ufficiale degli operatori e di una migliore collaborazione tra i sistemi sanitari tradizionali e moderni.
Chiusura e prospettive: verso una maggiore collaborazione interdisciplinare
Il 18 settembre, in chiusura della conferenza, è stato annunciato un importante passo avanti: la creazione del Gruppo interdisciplinare di ricerca e sviluppo sulla medicina tradizionale (GIR&D-MT) della NASAC. Come ha sottolineato il Prof. Norbert Hounkonnou, questa iniziativa segna "una presa di coscienza irreversibile della ricchezza del nostro patrimonio ancestrale" e pone le basi per un dialogo strutturato tra medicina tradizionale e convenzionale.
Inoltre, il dottor Jean-Yves MOISSERON, coordinatore del comitato scientifico, ha annunciato la prossima pubblicazione degli atti delle Conferenze del 2023 e del 2024, rafforzando così la diffusione delle conoscenze prodotte.
Infine, la prof.ssa Ouidad TEBBAA ha elogiato il formato unico di queste conferenze, che incoraggiano la collaborazione tra ricercatori junior e senior. Ha promesso che la terza Assise si terrà in Madagascar nel 2025 e che lo slancio per il dialogo e l'innovazione continuerà.
Un evento chiave per il futuro delle medicine tradizionali in Africa
Questa conferenza testimonia il forte impegno degli attori accademici e istituzionali per l'integrazione delle medicine tradizionali in un quadro scientifico rigoroso. Mettendo in evidenza la ricerca, l'innovazione e la regolamentazione, essi contribuiscono a fare dei farmaci tradizionali una leva essenziale per il miglioramento dei sistemi sanitari in Africa.
Ci vediamo nel 2025 in Madagascar per continuare questa avventura scientifica e umana!
Fonte: www.auf.org/