Alla COP29, la Costa d'Avorio lancia un fondo da 500 milioni di dollari per finanziare la crescita verde
Lo scorso febbraio, gli esperti della Commissione economica per l'Africa delle Nazioni Unite hanno raccomandato ai Paesi africani di esplorare meccanismi innovativi di finanziamento verde per promuovere una transizione verde al fine di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
La Costa d'Avorio sta affrontando le sfide del cambiamento climatico con ambiziose iniziative di finanziamento verde, tra cui la creazione di un fondo da 500 milioni di dollari per sostenere la transizione ecologica. L'annuncio, fatto in occasione della COP29 a Baku, arriva in un contesto africano in cui la necessità di mobilitare finanziamenti verdi sta diventando cruciale se il Paese vuole raggiungere i suoi obiettivi di contributo nazionale determinato (NDC) e rispondere alle sfide del cambiamento climatico.
Il fondo è il risultato di una partnership tra la Banca africana di sviluppo (AfDB), il Climate Investment Funds (CIF) e la Banque Nationale d'Investissement (BNI). Il suo scopo è quello di attrarre investimenti pubblici e privati per sostenere progetti verdi, ridurre le emissioni di carbonio, rafforzare la resilienza climatica e incoraggiare un'economia verde. Tuttavia, sebbene questo fondo rappresenti un significativo passo avanti, è ancora al di sotto delle reali necessità. Infatti, per raggiungere i suoi NDC, la Costa d'Avorio ha bisogno di mobilitare circa 4 miliardi di dollari ogni anno fino al 2030, per un totale di 22 miliardi di dollari.
La Climate Policy Initiative stima che l'Africa avrà bisogno di 2.800 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2030 per affrontare il cambiamento climatico. Tuttavia sono stati mobilitati solo 300 miliardi di dollari, poco più del 10% delle risorse necessarie. Sebbene si sia registrato un aumento costante dei finanziamenti per il clima, con 22,5 miliardi di dollari raggiunti nel 2020, rimane un divario significativo.
Per colmare questo divario, la Costa d'Avorio sta intensificando gli sforzi in diverse aree. Ha istituito un quadro di governance climatica, creando la Commissione nazionale sul cambiamento climatico e adottando una legge sul clima. Inoltre, la Resilience and Sustainability Facility (RSF) da 1,3 miliardi di dollari con il FMI sostiene le riforme climatiche e incoraggia il coinvolgimento del settore privato nei finanziamenti verdi. Il Paese sta anche esplorando nuovi strumenti finanziari, come le obbligazioni verdi, in collaborazione con l'Unione Europea, e un programma di garanzia per ridurre i rischi associati agli investimenti privati in progetti climatici.
Sono in corso anche iniziative a sostegno dell'agroforestazione sostenibile e del ripristino degli ecosistemi, con il sostegno del Fondo mondiale per l'ambiente (GEF), per migliorare la sostenibilità degli ecosistemi e portare benefici economici alle comunità locali. Nonostante questi progressi, è essenziale che il Paese e l'Africa in generale aumentino la mobilitazione di finanziamenti verdi.
Fonte: www.agenceecofin.com/